giovedì 21 febbraio 2013

La parola del giorno - Ringraziamento

Hola Chicos!

La parola che vi suggerisco oggi, da portare con voi anche domani (visto che sono le 9 di sera), è Ringraziamento.
Non mi riferisco alla festività americana in cui si mangia il tacchino, ma al verbo ringraziare o essere ringraziati. Per una parola di conforto detta al momento giusto, per un gesto, un sorriso o un aiuto.
A pensarci bene non è una parola così facile da dire grazie e non tutti sono capaci di dirlo con il cuore, forse perchè ci siamo abituati un pò tutti e un pò troppo a pensare che le cose siano dovute o che, magari, gli slanci che abbiamo sono solo momenti in cui concediamo la nostra buona volontà, pensando che, forse, in futuro questo servirà.
Mi sembra brutto.
E mi capita spesso di pensare che tante persone ringrazino o diano una mano soprattutto perchè un giorno tutto questo ritornerà come tornaconto in qualcos'altro.
Perfortuna, penso anche che tante persone sono buone e ringraziano e aiutano perchè vogliono farlo per far si che le cose migliorino e perchè si sentono bene a dare una mano il prossimo.
Forse un tempo ce n'erano di più. Forse il tempo e il progresso hanno fatto un pò perdere questa concezione all'uomo, ma a maggior ragione le persone che dimostrano di avere buon cuore vanno apprezzate doppiamente, così come i loro grazie.
Credo che, se c'è la volontà, si può tornare ad avere un mondo in cui sempre più uomini e donne ritornano al principio di essere solidali perchè fa sentire bene e non perchè potrebbe tornare utile.
...E spero che questo tempo arrivi presto.

Questo pensiero mi è venuto stasera finito l'orario d'ufficio. Ho ripensato ad una cosa bella che mi ha detto una collega ed amica e ho pensato che valeva la pena scrivere una delle mie brevi elucubrazioni ed aprire uno spazio a riflessioni e dibattito.
Detto questo, spero che il post vi sia piaciuto e... Alla prossima!!

Chiara:-)

mercoledì 20 febbraio 2013

Non Solo Libri - Storytelling e Pubblicità #3

Concludo questa brevissima serie di post sull'utilizzo dello storytelling per promuovere un prodotto, in questo caso un videogioco, con i trailer di Final Fantasy XIII Lightning Returns, il capitolo conclusivo della saga. Anche questa volta Square Enix segue la strategia di FFXIII-2, proponendo due versioni del trailer, una normale e una extended, con qualche contenuto in più...

Lightning Returns: Final Fantasy XIII - The Final Journey of Lightning Trailer


Lightning Returns: Final Fantasy XIII Extended Trailer

lunedì 18 febbraio 2013

Non Solo Libri - Storytelling e Pubblicità #2

Per il secondo post di questa serie, vi propongo una serie di trailer, quelli che Square Enix ha rilasciato per la promozione del secondo capitolo della saga di Final Fantasy XIII, FFXIII-2.
Notate come particolari del gioco vengono svelati poco a poco, svelando in ogni trailer un aspetto particolare della storia, che poi verrà raccontata per intero nel gioco vero e proprio.
Anche questo è un modo efficace di utilizzare lo storytelling per promuovere un prodotto.

Official First Trailer


New Adventures Trailer



Promise Trailer


Despair Trailer



giovedì 14 febbraio 2013

Saint Valentine' songs - more

Hello innamorati :-)

A grande richiesta, i video delle canzoni menzionate nel mio ultimo post!

Kissing you, con scene tratte dal film:


Blackout:



Fatemi sapere quale delle due canzoni vi piace di più! E fatemi sapere anche le vostre canzoni preferite!

Alla prossima!

Chiara:-*

Fruscio di Pagine ∞ San Valentino Special Edition ❤

L'altro ieri mi è venuta questa idea, di scrivere un post per San Valentino con alcuni consigli di lettura. Ho chiesto consiglio ai nostri lettori e ho avuto anche una piccola conversazione con +Feltrinelli Zoom su Twitter e con Piemme Freeway su Facebook.
Buon San Valentino tra i libri!  ❤

I consigli dei lettori
    Stephen King, 23/11/63, Sperling&Kupfer (NumeriPrimi), 2012
    “Vediamo un po, io potrei suggerire l'ultimo di King: 23\11\63 che è si una storia sui Kennedy e i viaggi nel tempo, ma che presenta anche una bellissima storia d'amore.„
    - Nicola Parisi

    Bruce Sterlging, L'amore è strano, 40k, 2013
    “Sto leggendo il nuovo di Bruce Sterling, L'amore è strano, proprio a tema.„
    - Gianni Falconieri

    Antonello De Sanctis, Nel mondo degli uomini, No Reply, 2012
    “Io segnalo un libro da me letto recentemente davvero intenso ed emozionante, ovvero "Nel mondo degli uomini" di Antonello De Sanctis Ed. No Reply pubblicato a Marzo del 2012. Una vicenda appassionante, una storia d'amore molto coinvolgente che ha per sfondo il mondo della musica, ambiente che l'autore conosce profondamente avendo svolto, in passato, l'attività di paroliere per nomi molto noti della musica italiana. Un romanzo che si vorrebbe non arrivasse mai alla fine, un libro che è rimasto nel mio cuore.„
    - Floriana Baldini

    Conversazione con Piemme Freeway su Fb


    Ho letto i primi due romanzi della saga di Hush, Hush, gli altri due sono lì che aspettano sul mio comodino (m'immergerò nella lettura quanto prima!) e lo trovo un ottimo consiglio. In Italia sono pubblicati con i seguenti titoli:
    • Il bacio dell'angelo caduto (Hush, Hush #1), 2011
    • Angeli nell'ombra (Hush, Hush #2), 2012
    • Sulle ali di un angelo (Hush, Hush #3), 2012
    • L'ultimo angelo (Hush, Hush #4), 2013
    Molto interessanti anche Firelight e Vanish, di cui ho letto l'anteprima e che sono impaziente di divorare. :)

    Twittconversazione con FeltrinelliZoom


    Daniel Glattauer ha scritto Le ho mai parlato del vento del Nord, La settima onda e In città zero gradi, tutti editi da Feltrinelli, in Italia. Questo consiglio ha stuzzicato il mio appetito di lettrice e il vostro? ;)

    I nostri consigli ❤

    Per concludere, i nostri, immancabili, consigli. :D
    Chiara consiglia W. Shakespeare, Romeo e Giulietta, Mondadori (Oscar classici), 2001
    “Il classico dei classici. Per me, in assoluto, La Storia d'Amore. Chapeau!„
    Il mio consiglio è la trilogia di Matched di Ally Condie, Fazi (Lain), 2011.
    • Ally Condie, Matched, Fazi (Lain), 2011
    • Ally Condie, Crossed, Fazi (Lain), 2012
    Il terzo libro è ancora inedito in Italia. Per chi non avesse voglia di aspettare, può leggere Reached in lingua originale (Dutton Books, 2012).
    “Una storia d'amore sullo sfondo di un mondo distopico, con un pizzico di fantascienza.„
    ...e se i libri non fossero abbastanza per stuzzicare il vostro appetito di lettori, ecco qui una bella infornata di dolcetti con i quali accompagnare la lettura. ;)


    Buon appetito! ❤

    martedì 12 febbraio 2013

    Saint Valentine' songs

    Ciao a tutti!

    Oggi, ispirata dalla vicinanza con la festa degli innamorati, e dalla nuova grafica del blog, vi parlo delle canzoni romantiche che mi piacciono di più.

    Dal momento che la musica mi piace molto, potrei fare un elenco potenzialmente infinito, ma... siete fortunati  e vi suggerisco solo le due canzoni d'amore che mi piacciono sopra ogni altra:

    - Kissing you di Des'ree
    - Blackout dei Muse

    La prima è tratta dalla colonna sonora di Romeo+Juliet. Film non eccellente, ma che ha una pregevole colonna sonora, tra cui spicca Kissing you, il tema romantico. La voce della cantante è calda, vibrante rende vive le parole sopra l'accompagnamento degli archi e del pianoforte. La musica, fortemente legata al film, mi rimanda alle scene del film dove essa interagisce maestosa con attori e sceneggiatura. E' la scena della festa. Romeo vede Giulietta e si innamora di lei all'istante e lei di lui. Si scambiano fugaci e galeotti baci, prima di scoprire di essere figli di acerrimi nemici. Ma l'amore è sbocciato e non c'è odio che tenga, loro si cercano, si annusano, si vogliono e alla fine si uniscono. Sappiamo che la sorte sarà beffarda coi loro destini, ma il momento del loro incontro rimane la pagina più romantica e commovente dell'intera tragedia.
    Kissing you mi rimanda a questa sensazione quando la ascolto, la sensazione di un amore appena sbocciato che è fresco e fragile come un germoglio agli albori della primavera.

    Con Blackout, cambiamo stile e genere. Qui parliamo di rock. Questa è una ballata rock. Il testo parla d'amore, dell'amore disilluso, del mai più fare affidamento sull'amore. E' una melodia triste, ma forte. E' come se ti entrasse nelle vene e ti desse la forza di reagire. A me, personalmente, fa venire in mente due amanti colti nell'atto del proprio amore. C'è forza, c'è disperazione, probabilmente è la loro ultima volta insieme. Soffrono, ma questa sofferenza si traduce in essenza vitale, nella voglia di unirsi ancora, un'ultima volta. C'è afflizione, angoscia nel loro vedersi per l'ultima volta, ma anche tanta esplosione vitale che la musica incanala nell'intermezzo musicale e fa esplodere nel finale. E' amore. Anche se è carico di patimento.
    Blackout mi ricorda questo, mi evoca questa immagine e mi rende felice e triste allo stesso tempo. I Muse sono il mio gruppo rock preferito e questa è la mia canzone preferita di tutta la loro discografia. Ce ne sono molte che adoro, ma questa sopra tutte.

    Concludo qui. La musica non ha bisogno di parole per essere descritta. La bella musica scatena emozioni che possono essere provate solo in prima persona ed è difficile comunicarle agli altri. Ma è bello così.
     Fatemi sapere quali sono le vostre canzoni preferite e i vostri gruppi preferiti!

    Ciauuuuu!!

    Alla prossima!

    Chiara

    domenica 10 febbraio 2013

    Raymond Carver - Pillole di saggezza #4

    Sempre da Il mestiere di scrivere.

    «Se non si riesce, dico io, a rendere quello che si scrive al meglio delle nostre possibilità, allora che si scrive a fare?»

    «Credo che un po' di minaccia sia una cosa che sta bene, in un racconto. [...] Ci deve essere della tensione, il senso che qualcosa sta per accadere, che certe cose si sono messe in moto e non si possono fermare, altrimenti, il più delle volte, la storia semplicemente non ci sarà.»

    «Quello che crea tensione in un racconto è, in parte, il modo in cui le parole vengono concretamente collegate per formare l'azione visibile della storia. Ma creano tensione anche le cose che vengono lasciate fuori, che sono implicite, il paesaggio che è appena sotto la tranquilla (ma a volte rotta e agitata) superficie del racconto.»

    «Le parole possono essere precise anche al punto da apparire piatte, l'importante è che siano cariche di significato; se usate bene, possono toccare tutte le note.»

    venerdì 8 febbraio 2013

    Non Solo Libri - Storytelling e Pubblicità #1

    Inauguro con questo post, per la rubrica Non Solo Libri, una serie dedicata all'analisi di come, utilizzando la tecnica dello storytelling, con l'aggiunta di elementi multimediali come animazioni, dialoghi e musica, si possa promuovere con grande efficacia un prodotto, raccontando una storia e lasciando nello spettatore una forte impressione, che, con molta probabilità, lo spingerà a comprare quel prodotto. Partiamo dal mondo dei videogiochi, che è quello che conosco meglio.
    Questo è il trailer internazionale di Final Fantasy XIII. Vorrei farvi notare come, pur presentando il prodotto, il trailer costituisca una storia compiuta, con un inizio, uno svolgimento e una fine.

    Buona visione!


    ...e non dimenticate di riflettere su quanto ho menzionato nell'introduzione al post!

    mercoledì 6 febbraio 2013

    Raymond Carver - Pillole di saggezza #3

    Altre frasi da Il mestiere di scrivere su cui meditare.

    «Gli scrittori non hanno bisogno di ricorrere a trucchetti e trovatine né sta scritto che essi debbano sempre essere i più in gamba di tutti. A costo di sembrare sciocco, uno scrittore a volte deve essere capace di rimanere a bocca aperta davanti a qualcosa, qualsiasi cosa - un tramonto o una scarpa vecchia - colpito da uno stupore semplicemente assoluto.»

    «Bisogna tener presente che in narrativa la vera sperimentazione dovrebbe essere originale, conquistata a fatica e motivo di soddisfazione. [...] I veri sperimentatori devono RENDERE TUTTO NUOVO, come consigliava Pound, e in questo processo devono scoprire le cose da soli. Ma, a meno che non siano usciti di senno, devono anche voler rimanere in contatto con noi, devono portare notizie a noi dal loro mondo.»

    «In definitiva, le parole sono tutto quello che abbiamo, perciò è meglio che siano quelle giuste, con la punteggiatura nei punti giusti in modo che possando dire quello che devono dire nel modo migliore. Se le parole sono appesantite dall'emozione incontrollata dello scrittore, o se sono imprecise e inaccurate per qualche altro motivo - se sono, insomma, in qualche maniera sfocate - fatalmente gli occhi del lettore scivoleranno sopra di esse e non si sarà ottenuto un bel niente.»

    domenica 3 febbraio 2013

    Il magico mondo delle e-mail

    Heilà gente!

    Oggi volevo parlare della scrittura di e-mail, forma ormai consueta e consolidata per comunicare sia nel campo professionale che nel privato.
    In particolare, volevo darvi dei consigli (soprattutto frutto della mia esperienza) per scrivere buone e-mail (e fare una discreta figura con l'interlocutore;-)! )

    Partiamo dall'inizio: compilate correttamente i campi (mittente, cc,  eventuali ccn) e soprattutto non scordatevi di segnalare l'oggetto della e-mail. E' importante soprattutto in campo professionale. Deve sintetizzare (nel modo migliore possibile) quello che scriverete nel corpo del messaggio e dare un'idea immediata del contenuto all'interlocutore. Se scrivete una mail privata, potete anche ometterlo, ma io vi consiglio di scriverlo ugualmente perchè è comunque un gesto di buona educazione verso chi va a leggere (per esempio, a me ricevere mail senza oggetto dà fastidio).

    Se dovete scrivere una e-mail lavorativa:

    Nel corpo del messaggio, si spiega in modo più preciso ed esaustivo l'argomento presentato nell'oggetto della mail.
    In genere si comincia salutando il destinatario: Gent.mo/ma;  Sig./Sig.a (che va bene sia per signora che signorina), Dott./ssa, M.o (Maestro nel caso vi rivolgeste a professori di musica), On., Ing., Cav. ... insomma inserite la qualifica o la carica del ricevente, se la conoscete. Nel dubbio un Sig./Sig.a va sempre bene.
    Quindi comincia il corpo del messaggio nel quale scrivete quello che dovete comunicare.
    E' buona norma cercare di scrivere con un tono adatto a colui che state interpellando.
    Ricordatevi di comporre il vostro scritto in modo chiaro, sintetico, possibilmente evitando fraintendimenti o frasi poco limpide. Se non vi soddisfa quello che avete scritto, cancellate e riscrivete. La seconda volta, in genere, viene meglio.
    Se state continuando una conversazione, quindi ci sono state delle mail in precedenza, rispondete al messaggio (cliccate su rispondi), non scrivete un nuovo messaggio, perché è norma utile avere lo storico dei messaggi a portata di mano del destinatario (e vostro). Dover andare a ricercarsi una mail precedente se non si ricorda un particolare fa perdere tempo e spazientisce l'interlocutore. Scorrere la mail che si è appena ricevuto per trovare quello che si cerca è più veloce e immediato.
    Alla fine del messaggio centrale è consuetudine inserire frasi del tipo: Resto in attesa di vostra gentile risposta, Restando in attesa di vostra risposta..., attendo vostra ecc... se necessitate di una replica a quello che avete appena scritto. Sembra banale, ma spesso e volentieri c'è bisogno di sottolineare che si attende una risposta.
    Poi spazio ai saluti finali: Cordiali saluti, cordialmente, ecc... e firma a conclusione di tutto. Ricordatevi sempre di firmare col vostro nome ed eventuale qualifica (sotto). In questo modo il ricevente avrà qualcuno a cui rivolgersi direttamente per la risposta.
    Importante: evitate gli emoticon in questo tipo di mail.
    Importante 2: Leggete e rileggete quello che avete scritto. Se ci sono errori correggeteli, perchè un messaggio zeppo di imprecisioni fa una bruttissima impressione a chi la riceve. Al destinatario sembrerà un'e-mail scritta di fretta e senza pensarci troppo, senza cura (e quindi sembrerete uno che fa le cose di fretta e male sul lavoro). In ambito lavorativo questo è altamente sconsigliabile. Perdete quei 5 minuti a rileggere e ne guadagnerete in "buona impressione". 

    Se scrivete una mail privata i passaggi sono uguali a quelli della mail professionale: saluti iniziali, corpo del messaggio, saluti finali, firma. Cambia il tono che sicuramente potrà essere più colloquale e più libero. Questo dipenderà anche dal grado di conoscenza che avete con l'altra persona. E, se ne avete voglia, potete  abbellire il messaggio con emoticon o disegnini vari. L'importante è usare il tono giusto nel rivolgervi al vostro interlocutore.

    Infine, vi lascio i punti che tengo presente quando scrivo una mail:

    1- Decidere tono e stile in base al tipo di mail che si va ad elaborare (professionale o privata).
    2- Compilare correttamente i campi, oggetto compreso.
    3- Scrivere in modo possibilmente chiaro e lineare e firmare sempre in calce.
    4- Leggere e rileggere il testo per correggere errori e migliorare frasi che non ci sembrano venute bene. Inoltre, se inviate una mail con allegato, controllate di averlo inserito prima di cliccare su invia.
    5- Cliccare su rispondi, se è una corrispondenza che continua (per avere lo storico delle mail in calce).
    6- Mai scrivere o rispondere se si è preda all'ira. Vi assicuro che vi pentirete del messaggio inviato. Frasi pensate e scritte in un impeto di rabbia sono sempre troppo. Scrivete o rispondete con calma e a mente fredda. Ringrazierete voi stessi per aver aspettato.
    7- Un'e-mail è un messaggio immediato e dovrebbe essere un file leggero, salvo eccezioni, cercate di non inserire troppi abbellimenti  al vostro scritto. E' più importante il contenuto della cornice. E poi rischiate che il messaggio non venga recapitato se troppo pesante.
    8- Se non ricevete risposta in un tempo ragionevole, sinceratevi con la persona destinataria che il messaggio sia arrivato (le vie della rete sono oscure e infinite).
    9- E infine, l'unico modo per impararare bene a fare qualunque cosa è provare e imparare dai propri errori. Io ho scritto un'infinità di mail prima di raggiungere questo piccolo vademecum!

    Spero che questo post vi sia stato utile, e spero di aver accresciuto la vostra conoscenza e di avervi dato dei consigli graditi.

    Alla prossima!

    Chiara

    sabato 2 febbraio 2013

    Dieci Libri da Leggere - Per chi ha voglia di coccole

    A volte non abbiamo voglia di letture impegnate. Abbiamo semplicemente voglia di una lettura leggera, che ci faccia dimenticare per un po' di tempo la routine quotidiana e magari ci coccoli.
    Ecco qui Dieci Libri per chi ha voglia di essere coccolato.
    1. Joanne Harris, Chocolat, Garzanti, 2005
    2. Meg Donohue, Un soffio di vaniglia tra le dita, Garzanti, 2012
    3. Sarah Addison Allen, Il profumo del pane alla lavanda, Sonzogno, 2008
    4. Eleanor H. Porter, Pollyanna, DeAgostini, 2005
    5. Frances H. Burnett, Il giardino segreto, Mondadori (I Classici), 2010
    6. Beatrix Potter, Il mondo di Beatrix Potter, Sperling & Kupfer, 2007
    7. Jill Tomlinson, La gattina che voleva tornare a casa, Feltrinelli Kids (Il gatto nero), 2007
    8. Roberto Piumini, Poesie piccole, Oscar Junior, 2011
    9. Elisabetta Gnone, La trilogia di Fairy Oak, DeAgostini, 2010
    10. Banana Yoshimoto, Il coperchio del mare, Feltrinelli, 2007