sabato 27 luglio 2013

Alla scoperta di... WePub - Editori nativi digitali

Di WePub ho già avuto occasione di parlarvi qui e qui e ho menzionato le loro opere anche in questo post e questo post. Oggi vorrei farvi conoscere questa giovanissima casa editrice un po' più da vicino.

La copertina della pagina Fb di WePub

Ho inviato una serie di domande per email a WePub e, gentilissimi, hanno più che soddisfatto la mia curiosità. Ecco qui la nostra chiacchierata:

Parlateci di WePub. Da dove è nata l'idea? È stato difficile realizzarla?
L'idea è nata dalla passione condivisa per l'editoria digitale o, meglio, per tutte le possibilità che ci sembrava offrire: veniamo dal mondo dell'editoria tradizionale e del digitale ci piaceva (e ci piace) l'immediatezza, il riportare il lettore al centro della filiera creando un rapporto molto più diretto con l'editore (e l'autore).

Qual è stata la vostra più grande soddisfazione?
Trovare il primo titolo da pubblicare (ovvero Ultimo orizzonte). Lo scouting diretto online (il metodo con cui selezioniamo le opere da pubblicare) è una scommessa. Ci siamo detti: se tutti gli italiani hanno un libro nel cassetto, qualche cosa di buono ci sarà! Dopo un anno e qualche mese, dobbiamo ammettere che è davvero molto raro trovare qualcosa di buono, ma imbattersi in un'opera meritevole di pubblicazione è una sensazione bellissima.

E l'ostacolo più grosso da superare?
Siamo un piccolo editore, attivo da poco, che pubblica solo in digitale: la nicchia della nicchia, insomma!

Cosa cercate in una storia da pubblicare? E nel suo autore?
Pubblicando solo narrativa, cerchiamo storie belle. Lo so che detto così suona banale ma, in fondo, non è questo che cercano tutti? Storie che valga la pena leggere. Il giusto mix tra fantasia, originalità e gestione della materia narrativa. Ogni opera viene lavorata dalla redazione (insieme all'autore), però se lo spunto è buono ma l'autore sembra non conoscere l'italiano, preferiamo lasciar perdere. Dobbiamo essere convinti al 100% per investire su un testo.
Pubblicando solo in digitale, cerchiamo autori che abbiamo un minimo di dimestichezza con il web (o, almeno, che sappiano cos'è un ebook. Magari uno dà per scontato che chi invia un manoscritto a una casa editrice che pubblica solo in digitale lo sappia, ma non è assolutamente così!)

È complicato lavorare con i formati digitali (epub, mobi)?
Come in tutte le cose serve una preparazione specifica, ma basta una conoscenza di base di html e del formato epub. Per intenderci, non è un lavoro da programmatore. E dal punto di vista del lavoro sul testo non cambia nulla.

Posso farvela questa domanda? Sono curiosa. Il vostro consiglio a un aspirante scrittore?
Il consiglio a un aspirante scrittore... Be', leggere molto, ovviamente, ma anche rileggere spesso e in momenti diversi quello che si è scritto: non tanto per eliminare eventuali refusi quanto per acquisire la distanza dal testo indispensabile per migliorarlo. Far leggere il testo a parenti e amici è una buona cosa, ma il loro parere non conta (sono parenti e amici, non dimentichiamolo!) Essere ipercritici nei propri confronti. E non essere arrogante: aver fiducia in sé è una bella cosa, ma non si può pensare di avere scritto un capolavoro e pretendere che il mondo sgomiti per leggerlo.

Progetti per il futuro?
A settembre uscirà un nuovo romanzo e stiamo valutando la possibilità di ampliare la nostra linea editoriale inaugurando una nuova collana di non-fiction (con un sistema di selezione dei titoli più tradizionale però: niente scouting diretto, insomma).

Inutile dire che sono curiosissima di leggere il romanzo che uscirà in settembre e di scoprire la nuova collana di non-fiction. ;)

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Il manifesto di WePub dell'estate 2012

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