Clessidra ∞

**Update!**

Mi rendo conto di essere partita con un po' troppo entusiasmo e alla "garibaldina" con il progetto Clessidra e me ne scuso. Dopo essermi confrontata con alcuni amici blogger e membri della community G+, ho deciso di assegnare al gioco delle regole più precise. Siccome è un work in progress vorrei invitarvi a partecipare alla discussione e a stilare insieme una sorta di regolamento.
Potete interagire con noi attraverso la community G+, facendo richiesta di entrare nella community, se non siete già iscritti, o attraverso il gruppo Faceboook, oppure lasciare un commento a questo post.
Aggiornerò anche la pagina del progetto Clessidra di conseguenza, che resterà sempre consultabile e a disposizione per dubbi/domande/suggerimenti.
Ma prima di parlare del progetto vorrei dare il benvenuto a un nuovo membro del team: Paola Cocchetto di IllustrArt. Si occuperà dei disegni per Clessidra, per le WebStories e per i Racconti.
Al momento stiamo rivedendo la pagina Chi Siamo e infatti avrete notato che non è online.
La pagina tornerà nuovamente disponibile dopo l'aggiornamento, ma intanto trovate il nome di Paola e il link al suo blog nella barra laterale, alle voci Il Team e Collaborazioni.
Ed eccodi agli aggiornamenti al progetto Clessidra.

In cosa consiste il gioco?

  • Si parte da una parola-tema e un incipit. Ogni partecipante scrive un capitolo di un romanzo collettivo, che sarà pubblicato nella rubrica WebStories il giovedì.
  • La parola-tema è clessidra.
  • Il romanzo è da ascrivere nei generi fantasy/romance/paranormal/young adult.
  • Niente contenuti maturi, unica regola insindacabile. 
  • Il romanzo deve poter essere letto da tutti.
Come si gioca?
  • A ogni partecipante viene assegnato un capitolo.
  • La lunghezza del capitolo è compresa tra le 4000 e le 10000 battute, spazi inclusi.
  • Potete inviare i capitoli scegliendo una tra queste modalità:
    • via email alla nostra mail di redazione wipatelier@gmail.com; oggetto della mail: progetto clessidra;
    • scrivendoli direttamente nella nostra nostra community G+ nella sezione WebStories, aggiungendo il tag #clessidra;
    • nel gruppo Facebook, aggiungendo i tag #webstories, #clessidra.
Io e Chiara ci riserviamo la facoltà di correggere gli eventuali refusi, prima di pubblicare i capitoli sul blog.

Per evitare l'invio di capitoli doppi, ho deciso di stilare una lista dei partecipanti e assegnare a ognuno un capitolo. La lista ovviamente sarà in continuo aggiornamento. La trovate a questo link e vi invito a consultarla periodicamente per vedere a che punto siamo con il progetto.
Chi vuole partecipare e non è nella community di G+ o su Facebook può fare richiesta lasciando un commento a questo post o nella pagina del progetto Clessidra.
***

Questa idea mi frulla in testa da un po' di tempo. Vorrei proporvi un gioco. Io vi dò l'incipit, voi continuate la storia. Alla fine dovrebbe venirci fuori un romanzo a puntate scritto a più mani, che pubblicheremo nella sezione WebStories/Romanzo d'Appendice.
Ricordate il gioco delle parole? Quello dove vi diamo due parole e voi scrivete un racconto? Ecco, questa è una variante del gioco, in cui vi diamo un incipit e una parola e voi continuate a raccontare aggiungendo nuovi capitoli a un romanzo collettivo. Non so se funzionerà, ma voglio provarci lo stesso.
La parola che ho scelto per questo gioco è clessidra. Il romanzo è da ascrivere nei generi fantasy/romance/paranormal/young adult. Niente contenuti maturi, unica regola insindacabile.




Potete scrivere la vostra continuazione:
  1. nei commenti a questo post; 
  2. nella nostra community Google+, sezione WebStories, hashtag #clessidra;
  3. nel gruppo Facebook, hashtag #webstories, #clessidra;
  4. inviare i vostri contributi via email a wipatelier@gmail.com, scrivendo nel campo Oggetto "racconto progetto clessidra".
Vorrei inoltre invitare, se tra di voi ci sono disegnatori/illustratori/artisti, a creare un'illustrazione di copertina per il progetto. Inoltre, se il progetto funzionerà, una illustrazione per ogni capitolo successivo. Io e Chiara passeremo al vaglio i capitoli e sceglieremo quelli che riterremo più congeniali al progetto; quindi gireremo i capitoli a chi vorrà realizzare le illustrazioni.

NB: chi non avesse già scritto con noi, o non fa parte della community/gruppoFb, deve allegare al suo pezzo una mini-biografia e i suoi recapiti web (questi sono facoltativi), in modo che possiamo attribuire correttamente il capitolo a chi lo ha scritto!

Utilizziamo una licenza CC-BY-NC-ND per tutti i contenuti del blog, che si applica anche a questo progetto.
Se avete qualsiasi dubbio/perplessità/domanda esprimeteli pure nei commenti.
Speriamo che parteciperete numerosi!

L'incipit del Progetto Clessidra

“In un vicoletto del paese c'era questo negozio antiquario. La proprietaria era un'anziana signora molto distinta. Ai suoi tempi doveva essere stata bella. Tra le rughe del volto era ancora possibile scorgere i segni dell'antica bellezza. Era una donnina magra, di quelle vecchiette piccole e asciutte, ma portava la vecchiaia con grande dignità. Vestiva con eleganza e buon gusto, un po' fuori moda e portava i capelli d'argento in una crocchia. Tutto in lei era molto curato e non rinunciava a un particolare frivolo, come un fermaglio per i capelli, un cammeo o una collana, cimeli di un'epoca passata, che facevano intravvedere la giovane donna che era stata, dietro la maschera di rughe. O almeno, così immaginava Carlotta.
La signora era una persona molto gentile. Invitava sempre Carlotta a prendere un té e dei dolcetti nel suo appartamento sopra il negozio; le lasciava sfogliare i preziosi tomi della sua biblioteca.
"I libri sono più contenti se qualcuno li sfoglia" diceva la signora, "Sono tristi quando stanno sugli scaffali a prendere polvere. Vogliono raccontarti la loro storia."
Carlotta era un'adolescente atipica. Non l'agitavano le stesse passioni di cui erano preda i suoi coetanei. Era una quindicenne pacifica, timida e riservata, un po' infantile, e come avrebbe potuto non esserlo, quando il suo corpo, a tredici anni, aveva deciso, contro la sua volontà, di smettere di crescere!
Ma se fosse diventata una persona come la signora Moiraine, da vecchia, non le sarebbe dispiaciuto rimanere piccola, anche se non le piaceva essere grassotella e quella nuovola di capelli rossi, poi, la odiava e anche le lentiggini!
"Pel di carota!" la chiamavano i compagni di scuola {che fantasia!}.
Carlotta era matura per la sua età, eppure c'era un lato di lei che era rimasto infantile e che le era caro e custodiva gelosamente.
Con i suoi coetanei faceva fatica a parlare, si trovava meglio con gli adulti. Soprattutto le persone anziane e sole, avevano così tante storie da raccontare!
Carlotta scriveva anche le sue, di storie, ma erano un affare privato. Non ci teneva a farle leggere nemmeno ai genitori, per non parlare del fratello che già la guardava come un ufo e la scherniva davanti ai suoi amici.
"Perché mi è capitata una sorella così strana?"
Carlotta di amici non ne aveva bisogno. I suoi amici immaginari bastavano e avanzavano. Intratteneva lunghe chiacchierate con loro e intesseva storie per loro.
Di fronte al negozio antiquario c'era una pasticceria alla quale Carlotta soleva andare spesso. Era innamorata dei loro rotolini al limone. Nel negozio della signora Moiraine c'era entrata per curiosità ed era rimasta affascinata dai meravigliosi oggetti di epoche passate in fila sugli scaffali, ognuno con la sua storia da raccontare. Era filata dritta al banco e aveva investito la proprietaria di domande. La signora aveva preso subito in simpatia Carlotta.
Moiraine si presentava ogni giorno in negozio con un vestito diverso, ma un particolare non mancava mai, un ciondolo a forma di clessidra che pendeva da una catenella d'argento. Lo indossava sempre. Carlotta non l'aveva mai vista senza.„

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